Le origini storiche del Project Management
L’avresti mai detto?
Il project management non è un’invenzione moderna. Le sue radici affondano nelle civiltà antiche, dove la realizzazione di grandi opere richiedeva già un’organizzazione precisa, una gestione meticolosadelle risorse e un coordinamento complesso. Anche se non esisteva una metodologia formale come la conosciamo oggi, i principi fondamentali del Project Management erano già presenti in molti progetti dell'antichità.
Un esempio di project management può risalire addirittura alla costruzione delle piramidi egiziane. Questi progetti richiedevano una pianificazione complessa, infatti, le comunità di tutto l'Egitto inviavano lavoratori, derrate alimentari e tutto il materiale necessario per lo svolgimento di questi lavori, tanto che si trasformò in un progetto su scala nazionale, attraverso il quale i faraoni esercitavano il loro dominio.
Uno dei progetti più straordinari è la Grande Sfinge, costruita intorno al 2500 a.C. sotto il regno del faraone Chefren. Questa imponente struttura, alta 20 metri e lunga 73 metri, rappresenta un perfetto esempio di come gli Egizi utilizzassero tecniche di coordinazione, gestione delle risorse, anticipando concetti chiave del project management moderno.
Tra gli altri contributi anche l'impero romano (I secolo a.C - V secolo d.C) perfezionò ulteriormente l’arte del project management. Opere infrastrutturali, come le strade, gli acquedotti e gli anfiteatri, richiedevano una gestione impeccabile di risorse e tempi. L’abilità dei Romani risiede nell’organizzazione strutturata delle loro legioni e del sistema burocratico imperiale. Le spiccate doti per l'ingegneria e architettura, coordinare grandi progetti, con finanziamenti sia pubblici che privati, come la costruzione del Colosseo o le terme di Caracalla.
La costruzione delle strade romane – che coprivano migliaia di chilometri in tutto l’impero – rappresenta un altro esempio perfetto di gestione del progetto. Ogni strada richiedeva un’attenta pianificazione dei percorsi, la gestione delle risorse umane e materiali, e una rigida supervisione per mantenere alti standard di qualità, anticipando in qualche modo i moderni principi di qualità e controllo.
Con l’avvento della Rivoluzione Industriale nel XIX secolo, il project management ha iniziato a prendere una forma più definita. La costruzione di grandi infrastrutture, come ferrovie, canali e fabbriche, richiedeva un livello di organizzazione e gestione senza precedenti. Un esempio emblematico è la costruzione della ferrovia transcontinentale negli Stati Uniti, iniziata nel 1863 e completata nel 1869, che coinvolse migliaia di lavoratori e risorse provenienti da diverse parti del mondo.
Parallelamente, la costruzione del Canale di Suez (1859-1869) e del Canale di Panama (1904-1914) segnarono un ulteriore passo avanti nella gestione di progetti complessi su scala globale. Queste commesse richiedevano una gestione efficace di tempi, costi, manodopera e risorse naturali, anticipando concetti chiave come la gestione del rischio e il controllo della qualità.
L'Ascesa del Project Management nel XX secolo
Il XX secolo ha visto la nascita del project management come disciplina formalizzata. Henry Gantt, un ingegnere meccanico e consulente di management, ha avuto un ruolo fondamentale con il suo Gantt Chart, un diagramma a barre orizzontali, sviluppato nei primi anni del 1900, che è ancora oggi uno degli strumenti più utilizzati per la pianificazione e il tracciamento di progetti. L'influenza di Gantt e le pratiche di management scientifico hanno promosso un approccio più formalizzato e strutturato alla gestione dei progetti.
Durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale, lo sviluppo di progetti su larga scala, come il Progetto Manhattan , con la creazione della bomba atomica, richiese l’adozione di tecniche di gestione sempre più sofisticate.
Nel XX secolo, il project management ha vissuto un'ascesa senza precedenti, consolidandosi come disciplina chiave nelle organizzazioni moderne. Questo sviluppo ha preso impulso significativamente durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale, periodo in cui le tecniche di gestione progettuale erano cruciali per coordinare gli sforzi bellici e la produzione industriale.
Durante gli anni '50 e '60, con la crescita delle industrie aerospaziali e di difesa, si sono sviluppate metodologie più sofisticate, come il Program Evaluation and Review Technique (PERT) e il Critical Path Method (CPM). Questi metodi hanno introdotto concetti come la stima dei tempi di esecuzione e l'analisi delle interdipendenze tra le attività, essenziali per gestire progetti complessi e ad alto rischio.
Nel 1969 viene fondato il Project Management Institute (PMI) con l'obiettivo di diffondere e rafforzare sempre più le prassi di project management. Con il PMI si introduce uno standard nelle metodologie e tecnologie di gestione dei progetti in diversi campi di applicazione.
Da qui, la creazione della Guida al Project Management Body of Knowledge (PMBOK), che sintetizza gli standard e le linee guida indispensabili per le prassi di project management.
Nel 2005 nasce il PMI Italiano, il quale si pone anche lo scopo di certificare la professione del Project Manager.
Nel settembre 2012 ISO ha pubblicato la norma ISO 21500:2012 “Guidance on project management”, successivamente adottata anche in Italia come UNI ISO 21500.
Tecnologie moderne e il futuro del Project Management
L'avvento delle tecnologie moderne ha trasformato il campo del project management, rendendo le pratiche più efficienti e scalabili, offrendo strumenti potentemente integrati per la gestione e il monitoraggio dei progetti in tempo reale.
Software di project management, permettono ai team di collaborare da diversi luoghi, migliorando la comunicazione e l'efficienza operativa. Funzionalità come tracciamento del tempo, gestione delle risorse, e reporting avanzato, integrati, facilitano la pianificazione e l'esecuzione di progetti complessi.
Gli strumenti di intelligenza artificiale (AI) e machine learning stanno iniziando a essere impiegati per prevedere rischi, ottimizzare risorse e migliorare la presa di decisioni.
Guardando al futuro, l'IA potrebbe rivoluzionare ulteriormente il project management, con sistemi capaci di automatizzare interamente alcune fasi di progetto, risolvere problemi complessi e persino gestire interazioni tra stakeholder e team.